martedì 25 settembre 2007

I'm a fuffa girl

Oggi sono piena di lana in eccesso: mi sento molto "fuffa girl".
L'azienda presso cui lavoro attualmente (domani non si sa, ieri un pò si sapeva) sta organizzando l'evento-inaugurazione di una nuova sede a Carpi.
Ho trascorso la mattinata (e ho ancora il culo sulla sedia nel mio ufficio) a fare divertenti telefonate in giro per l'Italia alla scoperta dei partecipanti. Tutti nomi di una certa importanza, ma anche simpaticissimi "cafoni" che mi hanno fatto trascorrere una piacevole mattinata.
I migliori rimangono i toscani... se parlano velocemente è impossibile capirli, soprattutto al telefono.
Siamo a 280 invitati certi, molti sono stati i no.
Avete idea di quante telefonate io abbia dovuto fare?!?
No?!?

sabato 22 settembre 2007

L' ANGOLO DI GRASSO A. & PAOLINI M. - Centro Estetico - Tel.- Fax 0522/866072 - Via J. Zannoni, 7 - Montecchio Emilia - -

Questa è pubblicità non subliminale, ma VERA E PROPRIA campagna comunicativa.
Il centro estetico in oggetto è da STRA-consigliare.
Come spesso mi accade il sabato mattina, stamane sono andata a farmi la ceretta alle gambe più pipistrella.

Francesca, la ragazza che mi ha "messo le mani addosso" ha fatto un capolavoro, mostrandomi ad ogni strappo quanto pelo mi saltasse via.... Ho origini meridionali, lo sapete.... mia madre è sicula.

Il pezzo forte del centro estetico è la capa, la signora Angela. Al momento di pagare mi guarda. Premetto che mi ero svegliata da un'ora, ero arrivata in ritardo e non avevo fatto in tempo a lavarmi i denti.
"Ossssssior, non posso lasciardi andar fuori così"..... e mi fa avvicinare alla gondola del maquillage.... comincia a darmi un pò di fondotinta, ombretto, rossetto.... "ecco, adesso sei proprio bella".... Avevo ricevuto una trasformazione.

Queste sono le persone "non prevedibili" che mi piacciono e che mi ricordo. E' scontato dire che il gesto farà sì che io ritorni sempre lì la prossima volta.
Ma ci sarei tornata lo stesso. Sanno fare veramente il loro mestiere.

Messaggio per tutti voi da Mirko 'Pede!!! Enjoy it!!!

Mirko ha inviato 20/09/2007 23.31:
scrivi pure sul blog che sabato 27 ottobre al fuori orario ci sarà davide van de sfroos.... un mito sul palco... e ci sarò io.... un mito tra il pubblico

venerdì 21 settembre 2007

I sogni son desideri.....

Sognare mi è sempre piacuto.

Mi piace ancor di piu', però, la sensazione "dei piedi per terra", quando realizzi, quando te ne devi fare una ragione o vuoi fartela.

Non mi ritengo una sognatrice, ma una propositrice. Ho sempre voglia di fare, cose nuove, cose vecchie ma fatte diversamente, cose vecchie ma fatte meglio, cose vecchie già "perfette" nel come vengono fatte.

In questi giorni me ne sto facendo una ragione, me la sto imponendo. Impegnarsi a fondo nel formarsi e rendersi conto che tutto ciò servirà, almeno per ora, al tuo cervello ed alla tua cultura personale....è alquanto frustrante.

Dover mettere la "faccia" nel comunicare e vendere un prodotto che non vale "una cicca" è alquanto "alienante".

A tratti mi sento frustrata. Da alcuni giorni mi sento come "tutti".

Pochi giorni fa mi sentivo come "pochi".

L'umore umano cambia troppo velocemente, credo però sia una fortuna.... se dovessi impiegare molto tempo nel passare da uno stato negativo ad uno positivo.... "cranierei" in continuazione contro il muro.

giovedì 20 settembre 2007

Festeggiamo insieme il mio primo fax!!!


Oggi è arrivato il primo FAX indirizzato a me: finalmente sono un nome, un qualcuno che viene "cercato", non caricherò solo macchinette del caffè e non farò soltanto accomodare persone nell'ufficio del presidente.
Ma potrò avvalermi di una dignità tutta mia. Son contenta.

Alienazione: si, Marx, avevi ragione

Durante i miei studi universitari, ho fertilizzato la mia mente con i testi di Karl Marx. Egli sosteneva che il lavoro, il produrre cose materiali direttamente o il semplice averne a che fare nel loro processo di produzione (oggi potremmo dire anche "facendo fuffa") alienava l'uomo. ALIENAZIONE: "il termine viene utilizzato per indicare genericamente il disagio dell'uomo nella moderna civiltà industriale nella quale l'artificio che gli è proprio lo fa sentire allontanarsi dalle proprie radici più naturali", da Wikipedia.
Sostengo la non tanto contemporanea (antica quanto il lavoro, quindi anche per i lavori piu' antichi.... come la prostituzione) sensazione di estraneità dal resto del mondo durante le 8 ore di lavoro quotidiane.

Non ho mai rimpianto tanto i libri e gli esami da dare, anche con ritmi serrati....

Agli amici ancora universitari consiglio: godetevela, intanto che siete in tempo!!!

lunedì 17 settembre 2007

La vita è difficile

Venerdì scorso ho modificato il mio aspetto.
Ho tagliato un pò i capelli. Le mani sul mio cuoio capelluto, ancora una volta, sono state di M., curatore della mia immagine personale.
Purtroppo per LUI, abbiamo parlato della vita; anzi, "l'ho fatto" parlare, a quanto mi ha confessato a fine taglio.
La vita è difficile: questo era il titolo che M. voleva dare al nostro post mentale (ed anche a questo fisico) fatto pochi giorni fa.
Perchè?!? Perchè oltre agli animali, c'è l'uomo e c'è la donna sulla Terra. E' ciò crea incomprensioni. Siamo tutti d'accordo che la mente femminile sia alquanto raffinata e puntigliosa, quella maschile più pratica e semplice?!? Bene.
Sostengo, come M., che sia soprattutto merito della donna il fatto che l'uomo si senta appagato e sereno, ma sì, azzarderei FELICE. La donna fà. E l'uomo guarda, quasi sempre "eccitato" se la donna fa bene.
"Da quanto sei sposato?!?" "Da 13 anni" "Eh com'è?!? Fattibile?!? Difficile?!?" "Eh, dura, dipende da quanta dose di sopportazione hai".
Ed un tempo la sopportazione era (e doveva essere qualità della donna). Oggi è dell'uomo.
Sì, penso proprio che oggi i veri "santi" siano gli uomini, perchè le donne, oggi ed ora, sono complicate, molto, perchè sono troppe cose in un solo corpo: amanti, belle fighe, pantere da gangbang guest star, lavoratrici, mamme, sognatrici, cuoche, donne delle pulizie.... ed un pò puttane.

venerdì 14 settembre 2007

The kingdom of steel: Manowar

Manowar - Heart Of Steel

Build a fire a thousand miles away to light my long way home
I ride a comet
My trail is long to stay
Silence is a heavy stone...
I fight the world and take all they can give
There are times my heart hangs low
Born to walk against the wind
Born to hear my name
No matter where I stand I'm alone

Stand and fight
Live by your heart
Always one more try
I'm not afraid to die
Stand and fight
say what you feel
Born with a heart of steel

Burn the bridge behind you
Leave no retreat
There's only one way home
Those who laugh and crowd the path
And cut each other's throats
Will fall like melting snow
They'll watch us rise with fire in our eyes
They'll bow their heads
Their hearts will hang low
Then we'll laugh and they will kneel
And know this heart of steel was
Too hard to break
Too hard to hold

Stand and fight
Live by your heart
Always one more try
I'm not afraid to die
Stand and fight
Say what you feel
born with a heart of steel

giovedì 13 settembre 2007

Lounge bar San Biagio, Parma: consiglio

Lounge Cafè San Biagio: segnatevi questo nome.
E segnatevi questo indirizzo: Viale Barilla R., 3/A, Parma città (Barilla Center).

Per 3 motivi (ci sono quasi sempre 3 motivi per fare una cosa):
  1. è molto cool, trendy ed un piacere per gli occhi, sia nel vedere come servono i drinks (anche un semplice caffè macchiato è servito con una decorazione di schiuma da invogliare un anoressico) ed i piatti, sia per come è arredato, dentro e fuori (veranda);
  2. ottima musica jazz e blues il venerdì ed il mercoledì sera, dal vivo;
  3. se sei giù, ti senti non apprezzato, non cagato, non motivato, non considerato.... lì avrai sicuramente gli occhi di tutti puntati addosso. Se vuoi sentirti importante.... vai. Chi vuol farsi vedere a Parma va al San Biagio la sera.
Vado, non spesso. Una volta a settimana ora, forse due. La sera. Un tempo, quando ero universitaria impegnata nell'Ateneo di Parma 3 mattine a settimana per fare colazione. Eh che colazioni zio porsche.... mai mangiato brioches così buone.... caffè macchiato da 8+.

Ho un pò di nostalgia.

Stasera farò un salto.

martedì 11 settembre 2007

Jonathan....lasciami in pace!!!

Nella mia tesi di laurea ho inserito, cercato, gli studi sull'antropologia dei consumi post-moderni fatti da questo "genio" della sociologia attuale: Jonathan Friedman.
Sembra un piccolo hobbit. Nato e cresciuto nel nord Europa, un qualcosa da folletto c'è l'ha ed è chiaro il perchè.
Ha fatto la gavetta da Santa Clause.

:-)

A parte la burla, un qualcosa di veramente grande a livello mondiale lo sta facendo, lo sta regalando.
Vi sta studiando. Sta studiando perchè, nell'era della globalizzazione, comprate questo prodotto e non quello e come lo relazionate a voi stessi.

Mi perseguiterà ancora....ed ancora.
Finiti i miei studi accademici, SI vuole che io continui ad occuparmi di lui e lo renda fruibile il più possibile nel nostro territorio italiano.

Dovendolo contattare per motivi di "ricerca e lavoro", sto pensando di cosa omaggiarlo in caso di concreta collaborazione: culatello di Zibello o uno spicchio di Parmigiano Reggiano?!?
E si riapre, ancora una volta, il mio amletico dubbio: essere o non essere "testa quadra"?!? (infondo Gattatico è più distante da Reggio Emilia che da Parma, 20 km contro 12 km).
Mi sento parmigiana dai ;-)
Culatello.

lunedì 10 settembre 2007

Ordinary world - Duran Duran: la mia prima "presa di coscienza"

"Ordinary World"

Came in from a rainy Thursday
On the avenue
Thought I heard you talking softly

I turned on the lights, the TV
And the radio
Still I can't escape the ghost of you

What has happened to it all?
Crazy, some are saying
Where is the life that I recognize?
Gone away

But I won't cry for yesterday
There's an ordinary world
Somehow I have to find
And as I try to make my way
To the ordinary world
I will learn to survive

Passion or coincidence
Once prompted you to say
"Pride will tear us both apart"
Well now pride's gone out the window
Cross the rooftops
Run away
Left me in the vacuum of my heart

What is happening to me?
Crazy, some'd say
Where is my friend when I need you most?
Gone away

But I won't cry for yesterday
There's an ordinary world
Somehow I have to find
And as I try to make my way
To the ordinary world
I will learn to survive

Papers in the roadside
Tell of suffering and greed
Here today, forgot tomorrow
Ooh, here besides the news
Of holy war and holy need
Ours is just a little sorrowed talk

And I don't cry for yesterday
There's an ordinary world
Somehow I have to find
And as I try to make my way
To the ordinary world
I will learn to survive

Every one
Is my world, I will learn to survive
Any one
Is my world, I will learn to survive
Any one
Is my world
Every one
Is my world

Nel 1993 avevo 11 anni. E' l'anno in cui uscì il singolo (sopra) dei Duran Duran in Europa.
Ho sempre avuto una certa predilezione per la musica anni '80, anni '90, poichè me ne sparavo parecchia. Mia madre ascoltava sempre la radio quando cucinava o riassettava la casa ed io, piccolina, ballavo e giocavo a fare la ballerina.
Ancora oggi ho una certa cultura discografica di quegli anni. Duran Duran, Tears for Fears, Tina Turner, Queen, Depeche Mode, Metallica non hanno segreti per me.

Io ho una canzona per ogni evenienza.

Come il sacchetto delle medicine che ho sempre nella borsa. Avendo qualsiasi tipo di disturbo fisico e mentale ho costruito il mio kit portabile di primo soccorso. Chiunque mi conosca sa che ho sempre fazzoletti di carta, cerotti, Efferalgan, Sinflex, Ketodol, Momendol, Tachipirina, fermenti lattici, Dissenten. E la classica bottiglietta d'acqua. Sì, la classica "figa" previdente e organizzata.

"Ordinary world" fa parte della mia Top Ten List. La sua posologia è: ascolto illimitato fino a sfinimento, nelle crisi di identità.
Soffro di crisi di identità. O meglio, mi chiedo spesso se sto facendo quello che VORREI fare e IN CHE MODO lo stia facendo. Mi pongo queste (e molte altre) domande, soprattutto, mentre vado a correre al mattino presto. Il fatto che sia ansimante in mezzo ai campi e sola aiuta a "stracciarmi le vesta" e complicarmi la vita.
"Ordinary world" arriva quando sono alla frutta, cioè quando ho avuto (e mi son data) le risposte che cercavo. Manca il coraggio, la voglia, forse la capacità per fare i cambiamenti oppure proseguire. La canzone funziona in questo: indurre motivazione. Stimolarmi. A tal punto che prima di ogni evento che richieda una certa dose "di coglioni" l'ascolto sempre. Di nascosto all'i-Pod oppure no.
"M'inceva un cass".
Settimane fa ho voluto, cercato, un duro ma necessario confronto personale. Conseguenza di un qualcosa che doveva evolvere. Non nascondo di averla ascoltata in auto 20 volte prima di scendere e riuscire a parlare "degnamente e dignitosamente".
Funziona, sempre.
E so anche il perchè. La prima volta che l'ascoltai fu nel periodo della prima media. Ero un "qualcosa che non si poteva vedere". "Un cesso". Sbeffeggiata spesso per il fatto che avevo una pancia importante e già un seno non da meno, morivo dentro tutte le volte che vedevo qualche gruppetto guardarmi e ridere. Soprattutto maschi. Nei pomeriggi studiavo molto e la sera ascoltavo spesso la radio. Ed, in continuazione, veniva trasmessa questa canzone. Mi faceva venire la pelle d'oca.
Già all'epoca avevo molto gusto.
Decisi di registrarla su una cassetta audio e di portarla con me a scuola. La ascoltavo grazie al mio primo walk-man Sony. Mi allietava.
Divenne simbolo di forza e "cambiamento" in seconda superiore.
Magra come uno stecco ed in fase di aggraziamento da signorina, alla Fiera di San Matteo, patrono di Praticello di Gattatico, gli stessi gruppetti di maschi che deridevano una ciccionetta tutta "panza e libri", ora la (mi) guardavano come la Madonna. Ed io ascoltavo "Ordinary World", ancora, nel mio walk-man mentre passeggiavo per il paese.
Ora ascolta la stessa canzone sull'i-Pod, e mi guardano ancora come la Madonna.
Ma non sanno, però, che di santo ho ben poco.

sabato 8 settembre 2007

One of my favourite songs....

Ti sento - Matia Bazar

La parola non ha ne' sapore ne' idea
ma due occhi invadenti petali d'orchidea
se non ha anima .... anima
Ti sento, la musica si muove appena
è un fuoco che mi scoppia dentro,
ti sento, un brivido lungo la schiena
un colpo che fa pieno centro!

Mi ami o no ... mi ami o no .... mi ami?
Che mi resta di te, della tua poesia
mentre l'ombra del sogno lenta scivola via
se non ha anima ... anima

Ti sento, bellissima statua sommersa
seduti, sdraiati, impacciati!
Ti sento atlantide isola persa,
amanti soltanto accennati !
mi ami o no ... mi ami o no .... mi ami ?
Ti sento, deserto lontano miraggio
la sabbia che vuole accecarmi
ti sento, nell'aria un amore selvaggio,
vorrei incontrarti .....

venerdì 7 settembre 2007

A Gattatico vive gente strana....


.....me compresa.
Questo NON POSSO NON mostrarvelo. A casa di questo contadino è vientato entrare agli ESTRANEI (notare il cartello appeso all'ingresso del cortile).
Ah nooooo?!?

L'invidia è un sentimento che non mi appartiene, ma zio porsche......



L'ennesima "botta" morale.
Rendermi conto che, per la seconda volta, sono riuscita a provare invidia.

Questa volta la causa sono queste foto che vi posto. Arcipelago de La Maddalena. Nord della Sardegna.
Alcuni amici stanno trascorrendo lì le vacanze, alloggiati nella villa di uno di questi.
Trascorrono le giornate scorrazzando in gommone e mandandomi mms come questi.

Che mi fanno girare i coglioni.

Perchè anche io ero stata invitata al "Festival".

giovedì 6 settembre 2007

Per Veronica


Ora credo che si possa continuare a parlarne....ma immagino il tuo punto di vista sia cambiato.
O sbaglio?!? :-)

martedì 4 settembre 2007

L'invidia è un sentimento che non mi appartiene, ma questa volta però....


....eh sì, questa volta l'ho provata.
L'invidia ha due sfaccettature di significato un pò diverse, che è bene chiarire: sentimento di astio, ostilità e rammarico per la felicità, il benessere, la fortuna altrui, la prima; senso di ammirazione, desiderio di possedere ciò che un altro possiede, la seconda.
Io non eccedo: mi fermo alla seconda.

Anni fa, ero solita, ancora, succhiare i ciupa ciups, mi innamorai, ma per davvero.
Prima della sua voce, poi della sua prestanza, e non, soltanto, scenica.
Trent Reznor fu il mio primo amore adolescenziale.

Sì, quando le ragazzine si strappano i capelli per i Backstreet boys... Tiziano Ferro.... cose di questo tipo....

Soltanto che io non mi sono mai ridotta "a rincoglionita urlettante". Non è nella mia natura, carattere. Intelligenza.

E poi perchè le metallare "smaniano" in modo diverso dalla mischia, dalla normalità.

Mi circolava sangue metallaro anni fa, dai 16 anni in poi. Oggi si è un pò diluito, è meno denso di heavy metal e industrial alternative music. Ma questo genere di musica, ascoltarla, rimane una delle mie droghe preferite.

Sono ancora innamorata di Trent Reznor.
Quando lo vedo, a distanza di anni, mi assale un nodo alla gola.

E' l'unico uomo "famoso", non "normal people", davanti al quale perderei la testa.
Mi è stato riferito che durante il concerto del gruppo di Trent Reznor, i Nine Inch Nails, (in Italia, domenica sera a Bologna) una ragazza l'abbia sorpreso ad una bancarella di piadine e panini; che abbia instaurato una semplice chiacchierata in inglese; l'abbia baciato sulle guance nel salutarlo.....e non potendo trattenersi l'abbia abbracciato.
Ah ah ah ah ah, mi viene da ridere. Perchè io so cosa avrei fatto, lì, NON potendomi trattenere.

Un mio caro amico, Will, è stato a quel concerto domenica sera. Ed il biglietto l'avevo comprato anch'io. Ma la vita è fatta di scelte.
Sarebbe stata la mia prima ed unica occasione per vederlo dal vivo, perchè Trent viene in Italia rarissime volte. Come dargli torto del resto. La sua è una musica di nicchia, da pochi intenditori.

Ero al mare.

Oggi Will mi ha mostrato le foto ed i video.
Orgasmi. Multipli.
Ed un magone. Anzi, l'invidia. Perchè lui c'era.... era quasi sotto al palco.

E quella prestanza l'ha vista, l'ha toccata con gli occhi.

Io volevo dire grazie ad un genio, ad un musicista che mi fa venire la pelle d'oca per la ricercatezza e maniacalità di suoni dei suoi pezzi.
Grazie Reznor, ti ringrazio qui. Non ho potuto dal vivo.

Grazie Will, per avermi, almeno documentato tutto il concerto. Non solo con le foto ed i video, ma con i dettagli: "oh, qui stavo venendo nelle mutande".
Ecco, non potrei descrivere il tutto meglio.