Quando l'ascolto mi sento a casa.... ovunque sia....
Here is a song
from the wrong side of town
where I'm bound
to the ground
by the loneliest sound
that pounds from within
and is pinning me down
Here is a page
from the emptiest stage
a cage or the heaviest cross ever made
a gauge of the deadliest trap ever laid
And I thank you
for bringing me here
for showing me home
for singing these tears
finally I've found
that I belong here
The heat and the sickliest
sweet smelling sheets
that cling to the backs of my knees
and my feet
I'm drowning in time
to a desperate beat
And I thank you
for bringing me here
for showing me home
for singing these tears
finally I've found
that I belong
Feels like home
I should have known
from my first breath
God send the only true friend
I call mine
pretend that I'll make amends
the next time
befriend the glorious end of the line
And I thank you
for bringing me here
for showing me home
for singing these tears
finally I've found
that I belong here.
giovedì 24 aprile 2008
giovedì 17 aprile 2008
Una mattina al risveglio....
...dovevo partire fra poche ore per un viaggio di lavoro all'estero...
Non avevo passato la notte sola...Alpaka Gigante Biondo aveva sonnecchiato al mio fianco nella maglietta bianca di lana.
Al nostro risveglio, presi l'i-pod e gli misi gli auricolari alle orecchie...con questa canzone...e mi misi a piangere, sapendo che iniziava "la mia vita da adulto".
Do you remember?!?
Finita questa canzone, lui prese il suo lettore mp3 e mi mise nelle orecchie "la sua canzone" per me, questa:
Io partii...e capìì che non avrei potuto rinunciare a tutto ciò.
mercoledì 16 aprile 2008
Lassù qualcuno mi osserva....
...ed ha deciso di facilitarmi la vita, o meglio...di donarmi più tempo libero.
Giovedì 10 aprile 2008 avete (voi non so chi) deciso di aprirmi lo svincolo dell'autostrada a 3 chilometri da casa (Caprara, uscita-entrata sull'A1 Milano-Napoli).
Grazie a Voi il mio stress da viaggio pre e post lavoro stà diminuendo, poichè impiego molto meno nel dirigermi verso i miei obiettivi.
Grazie a Voi ho preso la decisione importante di installare sulla mia macchinina il Telepass, così posso fare la figa (percorrere le corsie preferenziali gialle) e non fare code.
Grazie a Voi posso far fare alla mia macchina i 130 km\h ogni giorno e gratificarla.
Grazie ancora.
Lassù qualcuno mi ascolta.
Giovedì 10 aprile 2008 avete (voi non so chi) deciso di aprirmi lo svincolo dell'autostrada a 3 chilometri da casa (Caprara, uscita-entrata sull'A1 Milano-Napoli).
Grazie a Voi il mio stress da viaggio pre e post lavoro stà diminuendo, poichè impiego molto meno nel dirigermi verso i miei obiettivi.
Grazie a Voi ho preso la decisione importante di installare sulla mia macchinina il Telepass, così posso fare la figa (percorrere le corsie preferenziali gialle) e non fare code.
Grazie a Voi posso far fare alla mia macchina i 130 km\h ogni giorno e gratificarla.
Grazie ancora.
Lassù qualcuno mi ascolta.
martedì 8 aprile 2008
"in perenne apatica attesa sui divani macchiati di sperma"
Un giretto qui lo farei... Se non altro per poter dire (vantarvi) di aver visto le opere del più "schizzato" artista post-contemporaneo di tutti i tempi.
Conoscevo pochissimo Andy, come personaggio e come artista.
Non che dopo aver visto la sua mostra a Parma 2 settimane fa ne sappia molto di più.
Però devo ammettere che approfondendo la conoscenza di Andy Warhol, costui mi ha colpito per 2 motivi: il primo è che aveva la mania di guardarsi allo specchio perchè spaventanto dal non vedere nulla (leggere come "essere morti nonostante in vita", spesso capita); il secondo è perchè attendeva sempre che qualcosa accadesse (non se lo andava a cercare) e gli accadeva.
La mostra è bella, abbastanza completa.
Ma non è questo ciò che mi ha colpito.
Mi hanno colpito i due quadri che allego a questo post.
Non sono mai stata così male davanti a dei "semplici" strumenti di morte.
Conoscevo pochissimo Andy, come personaggio e come artista.
Non che dopo aver visto la sua mostra a Parma 2 settimane fa ne sappia molto di più.
Però devo ammettere che approfondendo la conoscenza di Andy Warhol, costui mi ha colpito per 2 motivi: il primo è che aveva la mania di guardarsi allo specchio perchè spaventanto dal non vedere nulla (leggere come "essere morti nonostante in vita", spesso capita); il secondo è perchè attendeva sempre che qualcosa accadesse (non se lo andava a cercare) e gli accadeva.
La mostra è bella, abbastanza completa.
Ma non è questo ciò che mi ha colpito.
Mi hanno colpito i due quadri che allego a questo post.
Non sono mai stata così male davanti a dei "semplici" strumenti di morte.
venerdì 4 aprile 2008
Finalmente.....l'amore
Wong Kar-wai è uno dei pochi registi che si può definire "genio delle piccole cose". E' più facile essere "genio dei grandi sistemi", "genio dei grandi temi". E' raro divenire (o nascere?) "genio delle sottigliezze".
Un film di Wong è un susseguirsi di inquadrature irregolari, ferme nei dettagli, mai ferme nelle panoramiche.
Il mio essere un "critico tecnico" cinematografico si limita a queste poche parole.
Il mio essere, invece, amante del cinema d'autore va oltre.
Il film visto ieri sera in un cinema tristissimo, ex cinema di proiezioni esclusivamente erotiche, mi ha spappolato contro la scomodissima poltroncina di sintetico rossa (da cinema a luci rosse). Nonostante le posizioni più scomode da me assunte, non ho perso un secondo di film, provocandomi una semi-paralisi oculare da secchezza (non chiudere gli occhi sbattendo le palpebre per un pò non fa bene, attenzione).
Il film parla di una storia d'amore, che però è amore vero, non il famoso amore-punto. Quello che sa capire, parlare anche in silenzio ed a distanza, quello che sa aspettare.
Ma non è la semplice storia d'amore in cui i protagonisti si incontrano, si innamorano e fanno zin zin. Questi due aspettano 360 giorni per darsi un bacio, non so se mi spiego... e nel frattempo si scrivevano soltanto cartoline.
Da vedere (e soprattutto riflettere dopo, anche per più di 5 minuti).
Un film di Wong è un susseguirsi di inquadrature irregolari, ferme nei dettagli, mai ferme nelle panoramiche.
Il mio essere un "critico tecnico" cinematografico si limita a queste poche parole.
Il mio essere, invece, amante del cinema d'autore va oltre.
Il film visto ieri sera in un cinema tristissimo, ex cinema di proiezioni esclusivamente erotiche, mi ha spappolato contro la scomodissima poltroncina di sintetico rossa (da cinema a luci rosse). Nonostante le posizioni più scomode da me assunte, non ho perso un secondo di film, provocandomi una semi-paralisi oculare da secchezza (non chiudere gli occhi sbattendo le palpebre per un pò non fa bene, attenzione).
Il film parla di una storia d'amore, che però è amore vero, non il famoso amore-punto. Quello che sa capire, parlare anche in silenzio ed a distanza, quello che sa aspettare.
Ma non è la semplice storia d'amore in cui i protagonisti si incontrano, si innamorano e fanno zin zin. Questi due aspettano 360 giorni per darsi un bacio, non so se mi spiego... e nel frattempo si scrivevano soltanto cartoline.
Da vedere (e soprattutto riflettere dopo, anche per più di 5 minuti).
giovedì 3 aprile 2008
........quindi?
La primavera porta con sè la voglia di ri-sveglio.
Io ne sono afflitta, fin dall'età adolescenziale. La mia voglia di ri-sveglio implica sempre un pizzico di cambiamento, un pizzico di miglioramento, un pizzico di calore (umano e non).
La primavera 2008 è alquanto forte, come impatto visivo ed emozionale. Noto particolari e provo emozioni nuove, mai provate negli anni precedenti.
Un mio risveglio personale potrebbe essere stato enfatizzato (oppure aiutato) dal risveglio della natura.
Stamattina mi sono alzata di buonumore. Ho acceso la macchinetta del caffè, ho preparato le mie solite crepes (stamattina ho aggiunto qualche scaglia di cioccolato all'interno e non la solita marmellata), mi sono seduta ed ho guardato fuori dalla finestra. Ho fatto l'errore (che però rifarò ogni mattina della mia vita) di aprire la finestra prima di sedermi a tavola. Guardare l'alba in primavera, quando si prospetta una meravigliosa giornata di sole, è pari ad una accoltellata a livello pericardico.
E stamattina.....dopo anni ed anni di tranquillità, ho avuto voglia di scappare. Semplicemente la pretesa di un viaggetto in auto verso il mare, oppure verso la collina.
Ma quel dannato pensiero del lavoro arretrato.... mi ha rovinato la giornata.
E mi è passato il buonumore.
Io ne sono afflitta, fin dall'età adolescenziale. La mia voglia di ri-sveglio implica sempre un pizzico di cambiamento, un pizzico di miglioramento, un pizzico di calore (umano e non).
La primavera 2008 è alquanto forte, come impatto visivo ed emozionale. Noto particolari e provo emozioni nuove, mai provate negli anni precedenti.
Un mio risveglio personale potrebbe essere stato enfatizzato (oppure aiutato) dal risveglio della natura.
Stamattina mi sono alzata di buonumore. Ho acceso la macchinetta del caffè, ho preparato le mie solite crepes (stamattina ho aggiunto qualche scaglia di cioccolato all'interno e non la solita marmellata), mi sono seduta ed ho guardato fuori dalla finestra. Ho fatto l'errore (che però rifarò ogni mattina della mia vita) di aprire la finestra prima di sedermi a tavola. Guardare l'alba in primavera, quando si prospetta una meravigliosa giornata di sole, è pari ad una accoltellata a livello pericardico.
E stamattina.....dopo anni ed anni di tranquillità, ho avuto voglia di scappare. Semplicemente la pretesa di un viaggetto in auto verso il mare, oppure verso la collina.
Ma quel dannato pensiero del lavoro arretrato.... mi ha rovinato la giornata.
E mi è passato il buonumore.
Iscriviti a:
Post (Atom)