venerdì 4 aprile 2008

Finalmente.....l'amore

Wong Kar-wai è uno dei pochi registi che si può definire "genio delle piccole cose". E' più facile essere "genio dei grandi sistemi", "genio dei grandi temi". E' raro divenire (o nascere?) "genio delle sottigliezze".
Un film di Wong è un susseguirsi di inquadrature irregolari, ferme nei dettagli, mai ferme nelle panoramiche.
Il mio essere un "critico tecnico" cinematografico si limita a queste poche parole.
Il mio essere, invece, amante del cinema d'autore va oltre.
Il film visto ieri sera in un cinema tristissimo, ex cinema di proiezioni esclusivamente erotiche, mi ha spappolato contro la scomodissima poltroncina di sintetico rossa (da cinema a luci rosse). Nonostante le posizioni più scomode da me assunte, non ho perso un secondo di film, provocandomi una semi-paralisi oculare da secchezza (non chiudere gli occhi sbattendo le palpebre per un pò non fa bene, attenzione).
Il film parla di una storia d'amore, che però è amore vero, non il famoso amore-punto. Quello che sa capire, parlare anche in silenzio ed a distanza, quello che sa aspettare.
Ma non è la semplice storia d'amore in cui i protagonisti si incontrano, si innamorano e fanno zin zin. Questi due aspettano 360 giorni per darsi un bacio, non so se mi spiego... e nel frattempo si scrivevano soltanto cartoline.
Da vedere (e soprattutto riflettere dopo, anche per più di 5 minuti).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Beh a parte il raccapricciante titolo italiano (quello inglese ha un significato legato al film) che non significa niente, devo dire che è uno dei più belli di Wong Kar Wai...forse meglio ci sono solo Hong Kong Express e 2046.
Gran film.