martedì 31 luglio 2007

Ragionamento interessante: non fa una piega.

Posto una intervista letta stamane sul corriereAsia.

TOKYO. Anche quest'anno, dopo le tappe a Barcellona, Lione e New York, la presentazione delle tendenze autunno/inverno 2008 organizzata da Moda In è sbarcata a Tokyo, ospitata dall'Istituto Italiano di Cultura e con il patrocinio di ICE e Ambasciata Italiana.

Essendo Moda In un'associazione che riunisce produttori esclusivamente italiani ed europei, la presentazione di oggi è originariamente destinata ad essere presentata in Europa e per un pubblico di produttori, ma, data l'enorme importanza commerciale che rivestono, dopo il "tour" europeo, anche una tappa negli Stati Uniti ed in Giappone risulta d'obbligo.

"Questo anche per evitare che ci rubino delle idee, naturalmente", ci dice Susi Castellino, che aggiunge: "questa presentazione vuole essere un orientamento, uno strumento di marketing, per permettere ai nostri associati di capire quali sono le tenenze in atto su cui dovranno puntare per le nuove collezioni di tessuti. In USA e Giappone la presentazione serve per far capire agli acquirenti che tipo di prodotto si troveranno davanti quando verranno a Milano Unica".

La presentazione è affidata ad un video di circa un'ora, alle cui immagini si accompagna la voce dell'olandese Henk Fokkema, che in un ottimo italiano descrive le tendenze, i materiali ed i colori in cui queste tendenze si incarneranno.

Il punto da cui parte il tutto è la constatazione che la società moderna deve rallentare i suoi ritmi pur continuando ad andare avanti, e da questi passaggi che si mescolano sono state individuate tre tendenze, denominate "Adagio non troppo", "Andante con moto" e "Allegro con brio".

Se "Adagio non troppo" rappresenta un'essenzialità apparente, dovuta al mescolarsi ed al contrapporsi di materiali naturali ed artificiali, che abbinano ad un'atmosfera malinconica effetti velati, di morbidezza e voluminosità come anche di una falsa fragilità, "Andante con moto" si concentra sul movimento e sul disordine, anch'esso apparente, con tessuti le cui superfici ed i cui disegni hanno forme porose, increspate o derivate da una visuale in prospettiva mutuata dall'architettura.
Infine, la più bizzarra e particolare, "Allegro con brio", propone varie sperimentazioni giocate sempre comunque con alla base un senso di humor, che si concretizza in un eccesso dei colori, vivaci o addirittura acidi, come anche delle forme, che cercano assumere sembianze assolutamente divertenti.

Alla fine della presentazione, siamo andati a parlare con Henk Fokkema, per capire meglio i temi trattati e avere da lui qualche riflessione, in quanto esperto del settore.

Corriere Asia: Dott. Fokkema, ci può spiegare come nasce la presentazione a cui abbiamo assistito oggi?

Henk Fokkema: Ogni anno, subito dopo Milano Unica (a settembre N.d.A.), si tiene una grossa riunione a cui partecipiamo noi e altre associazioni tessili, come anche grandi gruppi chimici e produttori di materiali. Ognuno dei membri mette sul tavolo le proprie proposte e le proprie ricerche di mercato e, confrontandocisi, alla fine arriviamo alla stesura di un documento sulla cui base verrà poi preparata la presentazione che abbiamo appena proposto.

CA: Cosa c'entrano le aziende chimiche ed i produttori di materiali nell'identificazione, se non nella creazione, delle tendenze di moda?

HF: Beh, un'azienda come la Bayern non può permettersi di produrre quintali di tessuto sintetico in colori che poi magari non avranno spazio nella stagione successiva. Oppure, per esempio, i produttori di lino, classico tessuto estivo, hanno interesse nel promuovere magari un loro tessuto particolare adatto anche all'inverno, e così via.
Nonostante questo però, il mondo della moda va avanti per casi difficilmente prevedibili o programmabili, ad esempio magari un piccolo stilista solo perchè un calciatore famoso ha indossato una sua maglietta e ad un certo punto si ritrova ad essere l'oggetto del desiderio di una stagione intera, pubblicato sulle riviste e desiderato dagli acquirenti.

CA: Come vede oggi il mondo dei tessuti e della moda?

HF: Oggi assistiamo ad un appiattimento su scale globale: le stesse cose che trovo qui a Tokyo le trovo identiche anche in Polonia, ad esempio. I grandi gruppi, i "nomi" della moda, anche producendo capi di non ottima fattura sono assolutamente preferiti dal pubblico, soffocando quindi le piccole aziende che hanno meno capacità comunicative e che possono puntare solo sulla qualità e sui giusti canali di distribuzione.
Rispetto agli anni '80, in cui l'interesse per come si appariva era ai massimi livelli, oggi i compratori sono più interessati a spendere i propri soldi in viaggi o hi-tech, inoltre si assiste sempre di più ad una differenziazione nelle scelte: in base a ciò che devo comprare scelgo se andare da Armani o da H&M.

CA: E per quanto riguarda l'Italia?

HF: Molti prodotti "italiani", non sono originariamente italiani. Molti oramai acquistano le materie prime dalla Cina o dall'India o dai paesi dell'Est-Europa, ma quello che conta è la lavorazione, che avviene in Italia, ed il gusto italiano che questa lavorazione dà ai tessuti.
Tra l'altro, parlando di Cina, io sono convinto che questa sia una grande opportunità per l'Italia: se anche solo un decimo dei cinesi dovesse raggiungere uno status economico di benessere, quando dovessero comprare un vestito, credete forse che acquisterebbero un capo cinese, magari "taroccato", o un capo italiano di alta moda? Beh, la risposta è fin troppio chiara.

Il marketing che funziona: all'apparenza.

C’era da aspettarselo: sull’onda del fortunato singolo Umbrella, la bella Rihanna ha deciso di fare il suo ingresso nel mondo della moda, creando la propria linea, l’avrete già intuito, di ombrelli. Una geniale trovata di marketing, gli ombrelli firmati Rihanna sono prodotti dalla compagnia americana Totes e costano dalle 10 alle 25 sterline.

Il più gettonato è il Rihanna 2 Color Satin Stick in delicato satin beige, l’esatta copia di quello utilizzato dalla cantante caraibica nella performance agli MTV Movie Awards di quest’anno.

Rassegna stampa: cosa succede?!?

Dopo alcuni giorni di mia assenza fisica e cerebrale, torno a dar sfòggio della mia voglia di comunicare.
Ed oggi lo farò parlando di alcune cose curiose che ci circondano, nonostante siano anche un pò lontane.

  • SACHER TORTE: 175 ANNI DI INTRIGANTE BONTA'. Dai tempi del primo esemplare preparato per la festa di casa Metternich, oggi il marchio Sacher è arrivato a produrre quotidianamente circa 900 torte, con punte di 3000 nel periodo di Natale. Famoso come il valzer di Strauss, il fiume Danubio o il parco Prater, questo capolavoro viennese di cioccolato è distribuito in tutto il mondo anche tramite un organizzatissimo servizio di ordinazioni via internet. Coperta da una glassa fatta con 4 diversi tipi di cioccolato e contrassegnata da un sigillo che imita quelli di ceralacca, l'Original Sacher-Torte va conservata a 16-18 gradi e non deve essere messa in frigorifero.

  • LA PROSTITUZIONE IN EUROPA. In Italia, dal 1958, con la chiusura delle case di tolleranza, è stato introdotto il reato di sfruttamento della prostituzione. L'attività è di fatto libera. (Sbizzarritevi). Il Grecia, chi esercita ha l'obbligo di iscriversi in appositi registri (l'Albo delle "battone") e deve sottoporsi periodicamente a visite mediche che autorizzano a svolgere il lavoro (se ce l'hai bella lavori, se non si può guardare un pò meno....). In Belgio, la prostituzione è legale fin dal 1948 ma viene perseguita quando turba l'ordine pubblico. Le prostitute sono tenute a dichiararsi al fisco. L'Irlanda mi dà soddisfazione. La prostituzione è reato. Non esistono case chiuse e sono previste ammende ed arresto per le prostitute ed i clienti.

  • LEGGO SUL TELEGRAPH: "LE RAGAZZE IN GRAN BRETAGNA VOGLIONO IL SESSO SICURO". Fare sesso sicuro, montare i mobili Ikea, saper parlare in pubblico, fare carriera e gestire bene il proprio denaro: queste le qualità fondamentali per le ragazze della Gran Bretagna. Ecco, io mi chiedo: ci sono seri problemi qui... per dare lo stesso valore alla capacità di montare mobili e a quella di "montare" in modo sicuro in un altro senso.
  • OSCAR, GATTO ORACOLO PREANNUNCIA LA MORTE - NEW YORK - C'é chi lo ha già soprannominato l'Oracolo della Provvidenza, perché il gatto Oscar, 2 anni, bianco e tigrato, preannuncia con precisione assoluta la morte dei pazienti di un ospizio di Providence, la capitale del piccolo stato americano del Rhode Island. Di Oscar parla - e con precisione tutta scientifica - il 'New England Journal of Medecine', la prestigiosa rivista medica americana, pubblicando la saga di Oscar, corredata di una serie di foto. Oscar non sbaglia un colpo: quando una degli anziani pazienti dell'ospizio, spesso colpiti di malattie incurabili o degenerative, sta per lasciare il pianeta, il micio salta sul suo letto ed inizia a fare le fusa. Per il personale medico, è come un segnale: sanno che il prescelto sta per morire e che è giunto il momento di avvertire i familiari. Poi una volta il paziente deceduto, il gatto lascia la stanza pochi minuti dopo. In tutto, le morte preannunciate da Oscar sono state 25, tutte nella sezione demenza senile de lo 'Steere House Nursing and Rehabilitation Center' di Providence. Le prime ad accorgersene sono state le infermiere dell' unità, che ne hanno parlato con i medici, come ha confermato alla Cbs David Dosa, un geriatra dello 'Steere Center'. Come spiega il 'New England Journal of Medecine, Oscar non e' un gatto magico, o dotato di sesto senso. Particolarmente sveglio, il felino sfrutta probabilmente una serie di elementi per capire che il paziente è sul punto di morire. Le ipotesi sono varie. E' possibile che come gli infermieri quando il respiro del malato si fa più affannoso capiscono che é sul punto di morire, Oscar faccia lo stesso, leggendo ed interpretando alcuni comportamenti. Un malato sul letto di morte si muove molto poco, ma probabilmente emana anche un odore che un gatto, dall'olfatto molto più sviluppato del nostro, è in grado di percepire. Ne è convinto Joan Teno, medico e professore di medicina alla Brown University, che si trova sempre a Providence e fa parte della prestigiosa Ivy League: "Credo che alcune sostanze chimiche vengono rilasciate nell'atmosfera quando uno è sul punto di morire, e che il gatto le percepisce". Ma non è da escludere che Oscar sia semplicemente un gatto molto osservatore: in grado di capire i comportamenti del personale medico, molto più indaffarato quando un paziente è sull'orlo della morte. Io consiglio questa lettura. Io ho sempre odiato i gatti ed amo i cani. Un motivo c'è per tutto e per tutti.

giovedì 26 luglio 2007

Le sneakers

Nel 1917 le Keds sono le prime scarpe da ginnastica ad essere vendute su scala mondiale.
In seguito un'agenzia pubblicitaria le ribattezza sneakers, dal verso to sneak che significa "avvicinarsi furtivamente", perchè, grazie alla suola in gomma, sono molto silenziose.

Il lavoro manuale e contadino nobilita l'animo

Ho voluto tastare la vita nei campi per qualche ora... credo che la vita da manager non sia poi così calzante alla mia persona.... forse la contadina mi renderebbe più libera di dire "Zio can" ogni 10 minuti.... invece di dover dire soltanto "non è andata come avevamo previsto, secondo le nostre stime"....

Ninì, la regina dei culi cacati

Ogni padre ama la figlia femmina.
Figlia femmina-padre: un connubio che non si può scindere.... fin dall'infanzia.
Mio padre, nonostante sia un personaggio molto particolare, mi divertiva assai da fanciulla.
Dall'età di 2 anni mi chiama "Ninì"; tutt'ora mi chiama "Ninì".
Questa cosa l'apprezzo e mi piace, mi fa sentire un pò piccina e protetta.

Nonostante crescessi.... già dopo i 3 anni.... continuavo ad avere un problema: mi cagavo addosso spesso.
Questo non perchè avessi problemi di stimolo-risposta, ma perchè mi piaceva tanto fare una cosa "sporca". Trattenere un piccolo "sassolino" nelle mutandine mi dava un brivido di proibito.
Le sculacciate che non prendevo!!!
Mio padre non potè fare altro che cominciare a chiamarmi "Ninì, la regina (siamo tutte regine per i nostri padri) dei culi cacati".
Ecco, il verbo cacare, invece che cagare, credo sia una sottolineatura voluta da mio padre per esaltare il fatto non proprio positivo del cagarsi addosso di continuo.

Ecco, vorrei, a malincuore, sottolineare che non provo più l'ebrezza del cagarmi addosso e di conseguenza non pratico più da anni.

Grazie.

martedì 24 luglio 2007

CDM - Il Club della Moda

Il Club della moda, detto CDM, nasce nel lontano 2001. Artefice, fondatrice, presidente Allefer, detta Alle, Alessandra per gli amici più intimi.

Dopo anni bui in perfetto stile anonimo, Allefer decide di dare un senso al quotidiano impegnandosi nel sociale: STOP ALL'ANONIMO QUOTIDIANO VIVERE.
Le discepole\i discepoli che pian piano si sono avvicinati negli anni al Club, alla fede della mise perfetta nel luogo giusto - mise giusta nel luogo perfetto hanno reso il Club una setta di eletti invidiati.
Non è facile entrare a far parte di una nicchia "umana" così particolare e rara.
Però, voglio divertirvi e illuminarvi con qualche buon consiglio da VIP (very interesting people):
1. se sei donna, mai accompagnare una borsetta impegnativa con le sneakers o scarpe sportive;
2. se sei donna, mai sorridere ad un uomo per prima;
3. se sei donna, mai guardare un uomo per prima;
4. se sei donna, mai mostrare troppo decollete se si indossa una gonna sopra al ginocchio o bermuda corti. Fa l'effetto "zoccola";
5. se sei donna, mai truccare l'occhio nero "pestato" durante il giorno. Di sera l'occhio da "troia" serve a rendere interessante una serata priva di senso; quindi, eccedere col kajal solo di sera;
6. se sei donna, non renderti scontata mai (mai omologarsi allo sciame di medio-basso quoziente intelletivo);
7. se sei umano, non abbandonarti alla maleducazione: ringrazia sempre anche per le piccole cose;
8. se sei umano, lavati almeno dopo un abbondante pasto i denti;
9. se sei umano, lavati almeno dopo aver prodotto urina le parti intime;
10. se sei umano, non indossare pantaloni di pelle.

Ecco, il punto 10 rovina la reputazione per sempre.

sabato 21 luglio 2007

Ommioddio....l'orrore non ha fine....




Voglio illustrarvi un omicidio..... al buon gusto ed al bon ton. Ho osservato e fotografato una borsa ed accessorio compreso fatta di "etichette" apri-lattine, cucite insieme da punti ad uncinetto. La borsa è in commercio, ritenuta rara da reperire e quasi un must fra le sfigate matrone di 35-45 anni. Attenzione. Da non imitare.

And the winner is...

Ais, detto Matteo, è il nostro personaggio del giorno.
Non teme il caldo. E per farlo assume RedBull senza zucchero.
"Allemon, ma sai che mi sento con una forma fisica da 5 ore di tennis potenziale?!?"
Beato te.
E' il re della piscina. E' il re delle situazioni.
Si apposta. E osserva.
Osserva. E si apposta.
"Mah, la piscina dopo una certa ora del pomeriggio non ha più quella bella luce del mattino!".
Come dargli torto....

Piuttost che gnììnt, lè mei un toast!!!

Mercoledì sera sono stata a cena con la Vero, detta Veronica.
Ciò che posto è la foto delle sue scarpe.
Ciò che non posto (non ho pensato alla genialata abbinamento scarpe-borsa) è la sua borsetta rosa Just Cavalli.
Ovviamente l'abbinamento non faceva una piega.
La Vero fa parte, come me, del club della moda.
Insieme abbiamo formato una coppia definibile come: due gran fighe. Gran parte degli occhi erano per noi.... ma anche delle orecchie.
Mi sorge una domanda sempre spontanea tutte le volte che ceno fuori: ma perchè i vicini di tavolo sono più interessati ad i cazzi miei che ai loro?!?
La risposta ce l'ho: io condurrò una vita, forse, più interessante.

Ottimo.

mercoledì 18 luglio 2007

L'alluce valgo: io ho l'alluce valgo. Sì....

Predico spesso, fra di voi, il potenziale mentale che abbia l'accettare le cose, le situazioni.
Io ho accettato da tempo di avere l'alluce valgo.
Ciò, oltre al dolore, soprattutto nei cambi di stagione, mi provoca sconforto... perchè vorrei avere piedi affusolati da fatina-figa.
E' genetico, o meglio, la matrice famigliare potrebbe essere una causa.
I medici dicono:

L'alluce valgo è una deformità a carico del 1° dito e più precisamente della prima articolazione metatarso-falangea del piede, riscontrabile più frequentemente nella donna che nell'uomo. La causa è soprattutto legata all'uso di calzature troppo strette ed ad una matrice familiare.
L'età più colpita è quella tra i 40 ed i 60 anni, ma negli ultimi tempi si è notato un aumento di questa patologia in pazienti più giovani, intorno ai 30 anni, talvolta perfino in diciottenni. Si accompagna spesso ad altre patologie tra le quali la più frequente è il dito a griffe (più comunemente definito a martello) ed al neuroma di Morton.

Durante e dopo il mio percorso di "uscita dal tunnel" della non-consapevolezza, ho scoperto che molte patologie del corpo umano hanno radici psico-somatiche. Io sostengo queste.
Troppi nostri malesseri sono causati dal vivere quotidiano, da errori che ci auto-infliggiamo nella quotidianità. Per prevenire i malesseri è importante prestare attenzione alle nostre scelte e alle nostre modalità del fare, in quasiasi campo.

Chi invece ha un solo alluce valgo, come già detto, ce l’ha sul piede destro. Questi soggetti hanno dei sovraccarichi di responsabilità a livello razionale. Le motivazioni che adducono durante l’anamnesi riguardano l’inizio di nuovi lavori o il passaggio di grado nell’ambito dello stesso lavoro o, i più giovani, l’inizio di studi particolarmente impegnativi. Le persone con sovraccarichi che riguardano la sfera razionale tendono a non coinvolgere anche la sfera affettiva anzi, proprio nella sfera affettiva, trovano una forma di compensazione e di gratificazione, è come se queste persone fossero capaci, una volta terminato il proprio lavoro, di chiudere una saracinesca a livello cerebrale e dimenticare le loro problematiche, senza perciò coinvolgere affettivamente il resto del loro mondo.


lunedì 16 luglio 2007

Snif snif....

Assumo da verycool.it.

"Ci risiamo.

Pare che i creativi pubblicitari, forse a corto di idee, per far parlare delle loro campagne debbano ricorrere necessariamente alla provocazione e alle immagini shock. Così dopo le polemiche infinite e le censure sugli eccessi di Dolce & Gabbana, gli organi competenti non mancheranno certo di sottolineare come da prassi il cattivo gusto e l’apologia provocatoria di un certo malcostume di questa campagna pubblicitaria fashion Junkie targata Sisley.

Giocano con il tema scottante delle droghe pesanti i creativi del brand e poco importa se l’inequivocabile striscia bianca è la bretella di una canotta in lycra piuttosto che cocaina sniffata da modelle con una brutta cera. Il messaggio attinente ad una qualche forma di dipendenza non poteva essere più chiaro."

Si può veramente cambiare il mondo comprando certi prodotti?!

Vota con il tuo carrello della spesa
(The Economist - 9 dicembre 2006)

Il carrello del supermercato ha detronizzato l'urna elettorale? Negli ultimi anni davanti ad un crollo del numero di votanti nei paesi sviluppati, sono cresciute velocemente le vendite di prodotti alimentari locali, biologici e del commercio equo con il loro portato politico. Alcuni prodotti permettono ai consumatori ogni volta che fanno la spesa di esprimere le loro opinioni politiche, dalle preoccupazioni ambientali al sostegno per i contadini poveri. E gli acquirenti stanno approfittando dell'opportunità, come dice Marion Nestle, una nutrizionista alla New York University ed autrice di "Food Politics" (2002) e "What to Eat" (2006). "Quello che sento quando parlo alle persone è questo fenomenale senso di disperazione nel sentirsi inutili davanti a grandi questioni come il cambiamento climatico e alla disparità tra ricchi e poveri" dichiara. "Ma quando vanno a fare la spesa sanno che possono fare qualcosa, possono decidere cosa comperare per inviare un chiaro messaggio". "C'è qualcosa di condivisibile nel movimento del "cibo-attivismo". Ha alla fine un effetto positivo", dichiara Ian Bretman di Fairtrade Labelling Organisations (FLO) International, un'organizzazione di coordinamento del commercio equo. Prima dell'avvento della certificazione etica o biologica, sottolinea, il modo tradizionale per esprimere le tendenze politiche attraverso i prodotti alimentari era organizzare boicottaggi. Ma attraverso i marchi si dà dignità all'atto politico del consumo piuttosto che del non consumo, suggerisce, con molta più possibilità di ottenere risultati. "Ed è un modo per coinvolgere in maniera più costruttiva ed efficace le aziende. Se invece insisti con il boicottaggio o se le dipingi come inique o come il male, non sarai mai in grado di tirarle dalla tua parte".
I consumatori hanno più potere di quello che credono, dice Crys Wille della Rainforest Alliance, un gruppo ecologista. "Sono ad un estremo della catena di fornitura, i contadini sono dall'altra, ed i consumatori hanno veramente il potere di lanciare un messaggio attraverso una catena così complessa", spiega. "Se il messaggio è frequente e abbastanza forte e coerente, si possono veramente cambiare le cose, e noi vediamo che questo accade concretamente."
L'industria degli alimentari bio, che oggi vale oltre 30 miliardi di Us$ "è stata creata dai consumatori per votare con i loro dollari", dichiara Michael Pollan, l'autore di "The Omnivore's Dilemma" (2006), un altro libro tra quelli usciti durante l'anno sul "food politics". Normalmente, dice, c'è una chiara distinzione tra le azioni della gente nel ruolo di "cittadini", dai quali ci si aspetta agiscano considerando il benessere di tutta la società, e la loro azione come consumatori, considerata come egoista. Le scelte alimentari sembrano riconciliare questi due opposti.

Succede solo da Mc Donald's

"L'ingrediente più preoccupante in un pollo McNugget (un successone tra i bimbi americani) è il TBHQ - antiossidante derivato dal petrolio -, spruzzato direttamente sul pollo o all'interno della scatola. Secondo il dizionario degli additivi alimentari, TBHQ è una forma di butano, un carburante per auto" - The Omnivore's Dilemma

Crocs: brutte ma comode

CROCS: ovvero come creare UN qualcosa brutto da vedere ma trendy-comodo da indossare.

Quest'anno sulle spiagge, in piscina.... purtroppo in città.... imperversano queste orrende creature di plastica.
A suo favore: aereate, non fanno sudare il piede... e sorgere cattivi odori; antiscivolo; comode per la suola anatomica e la fascia nel retro caviglia; trendy; coloratissime.
A suo sfavore: non riesco a capacitarmi di come si possa rendere di tendenza un qualcosa veramente orrendo da guardare.

La campagna marketing per la diffusione del prodotto ha mirato alla "simpatia"-vivacità del sandalo, grazie ai suoi vivissimi colori.... ovvio... su cos'altro poteva puntare?!?

Li guardo volentieri solo ai piedi dei bimbi, perchè i loro "raspuzzoli" li rendono simpatici alla calzata.

Qualcuno ha avuto persino il coraggio di imitarle.

domenica 15 luglio 2007

Les annèes Poiret

Si parla spesso di moda.
Si parla spesso di quanto se ne sappia a riguardo.

In realtà la maggior parte dei fruitori di parolone e di intenti da intenditori non sa proprio nulla.

Tenterò di porre rimedio all'ignoranza....

Quest'anno si festeggia l'anno di Paul Poiret.
Chi è Paul Poiret?!?

Cristo di un Dio.... lo sapevo....che non lo sapevate....

Paul Poiret è stato il primo stilista nel senso moderno del termine. Il primo ad aprire su strada le vetrine del suo atelier, a firmare scarpe, calze ed accessori, a progettare anche tessuti d'arredo e oggetti per la casa.
Fu anche il primo a girare il mondo con bellissime mannequin per fare conoscere il suo lavoro, viaggiando tra Londra, Vienna, Mosca e New York.
Ed è proprio questa città a rendergli tributo con la stagionale grande mostra di moda al Metropolitan Museum (dal 9 maggio al 5 agosto).

Vero primo "tiranno della moda", come lui amava definirsi o "Poiret le magnifique", come veniva chiamato dalle sue clienti, nacque a Parigi nel 1879 da un agiato commerciante di stoffe.
Nel 1903 fondò la sua Maison.
Schieratosi sul fronte della semplificazione della silhouette, farà dimenticare il busto in nome di una linea più sensuale e scivolata.
La donna sensuale è immagine di Poiret.
La donna femminile nel minimo dettaglio-accessorio è ispirazione di Poiret.

Ora avete idea del perchè si debba tanto a quest'uomo ?!? (soprattutto noi donne, senza di lui staremmo indossando ancora corsetti iper-stretti da vitino da vespa e scarpe di cuoio)

venerdì 13 luglio 2007

110 e lode per me.... può bastareeeee.....

Grazie a tutti di cuore.
Un pò di foto sono postate su testadipigna.

Grazie, ancora, eravate tutti vestiti benissimo, molto belli.

Il premio personaggio del giorno è assegnato a mio padre..... (qui a lato).

Enjoy!!!!

giovedì 12 luglio 2007

Oggi faccio tendenza....

Sono stata dal mio "curatore di immagine" oggi.
Ha dato il meglio di sè.
Credo sia la migliore mise mai creata.
Mi sento di tendenza...

....sono di tendenza.

Stasera sono a cena al "Piccolo Oceano", Campegine.... consiglio vivamente per il pesce ed anche pizza.

mercoledì 11 luglio 2007

Mia nonna è una gran figa!!!

Classe 1934.
Eh sì, la guerra l'ha vissuta... da giovanissima... nelle campagne siciliane.
Mia nonna è sicula.
Ed è tutt'ora una gran figa.

Sostengo, e sosterrò in un futuro anche non prossimo, che la figa-che-fa-la-differenza è composta da mille sfaccettature. L'abito sempre firmato e super alla moda non è un dettaglio, anzi, è ciò di cui si appropriano le fighe-insignificanti.

Il saper portare qualsiasi cosa con estrema eleganza è un dettaglio della vera-figa.
E mia nonna è una vera-figa.

Nella visita odierna fattale, abbiamo disquisito di abiti e di scarpe.... l'ennesimo paio che si è comprata in promozione.

Poi mi ha elargito l'ennesimo proverbio siculo, intenso e significativo come tutti i suoi del resto: "zsò che dece patre cufelaro, dece lo feglio allu munnezzaro".
Cioè, tradotto nella nostra lingua: "ciò che dice il padre in cucina (quindi nell'intimità), il figlio lo dice al monnezzaio (cioè agli amici)".
In poche parole, bisogna stare attenti a chi si riferiscono le nostre cose, soprattutto le più intime.
E.... fondamentalmente.... bisogna farsi i cazzi proprio.

Concordo.

Mina docet

Ingredienti:
-un vanity fair
-voglia di impegnarsi nel leggere
-spirito di auto-critica

Svolgimenti ricetta:
prendete un qualsiasi vanity fair, andate all'ultima pagina e leggere la rubrica a cui risponde Mina.

Allestirò un banchetto da cartomante proprio a questo scopo. La mia mente è fertile di idee ultimamente, tutte conducenti ad un unico obiettivo: creare la community.

Scrivetemi a testadipigna@gmail.com ed io risponderò alle "lettere" più belle, postando (in anonimato) ciò che di più bello è stato scritto.

Sto dando la possibilità di dar voce a chiunque.

martedì 10 luglio 2007

Dio sono qui tutta orecchi!!!

Il Signore Dio nostro a volte ci chiama a sè, per farci ascoltare ciò che vuole suggerirci.
Spesso ci chiama, nel vero senso del verbo, sul cellulare con numero privato.
Abbiamo paura di rispondere ad un numero privato perchè non sappiamo chi sia.... anzi, spesso ci immaginiamo rogne.
Ma non sono rogne.... sono segnali.

Il mio mal di testa da giorni è un segnale: darsi una calmata.
Il mio prurito alle gambe è un segnale: accendere il VAPE macchinetta dannata anti-zanzare alla sera.
Il mio mal di schiena è un segnale: correre 45 minuti tutti i giorni può essere un pò tanto...
Il mio nervoso quotidiano è un segnale: prendere meno caffè.... dei soliti 3....

Ho bisogno, ora, di un altro tipo di segnale.
Ho bisogno di capire come spaccare il culo e spaccarmi il culo con soddisfazione nel mio prossimo futuro.

Signore Dio, lascio il cellulare acceso anche di notte prossimamente.... vedi tu (posso darti del tu?!?)

lunedì 9 luglio 2007

Siamo tutti un pò EXTRATERRESTRI molto umani

Oggi è nato mio figlio, ho partorito....

E sono qui a narrarvi di che stupenda creatura sono riuscita a mettere al mondo.

"Cultura materiale e riconoscimento di sè attraverso il consumo" è il suo nome. La gestazione, regolare di 9 mesi (mi sono auto-fecondata nel novembre 2006), è stata travagliata. Il parto un pò provante.

Le doglie mi sono iniziate stamattina alle 9, ho partorito alle 12.35.

Meno male che avevo fatto colazione con i miei biscotti preferiti al farro. Mi hanno evitato qualsiasi forma di caghetto (non figurato....) da stress.

Si, insomma.... stamattina ho discusso la tesi finale.
A 25 anni (quasi) mi ritrovo "dottore" per la seconda volta.... ed una certa soddisfazione la provo.... però non sono ancora riuscita a gridare sui tetti.

In realtà ho posticipato il tutto a venerdì 13. Mi proclameranno e saprò con precisione il mio voto di laurea. Salirò sui tetti, mezza nuda, e a squarciagola griderò "sono un extraterrestre molto umano". Prometto. Ed io mantengo sempre.

Venerdì sera grigliata e ubriacata per tutti offerta dai gentilissimi zii di Mezzani Inferiore (Parma). Siete tutti invitati. Contattatemi per indirizzo preciso e orario.
Si inizierà alle 21.00 (non prima, alle 20.30 c'è "un posto al sole" e voglio vedermelo tutto).
La festa non avrà fine....nel senso che se mi viene voglia di andare al mare alle 2 del mattino del sabato ci vado.... chi vorrà venire.... prego....
Proclamazione in Facoltà alle 11 di venerdì. Non fatemi scherzi che avrò il vestitino della festa e non voglio sporcarmelo!!!
Rinfresco alle 11.30 alla Pasticceria di via D'Azeglio. Si smangiucchierà qualcosa.
Poi io vorrò stare da sola coi miei cani, ho promesso loro che ci faremo dei gran gavettoni di anti-parassitario. Salirò sui tetti con testimoni per le foto e farò il mio show.
Durante la serata di venerdì il rutto è libero, si loffa liberamente... lasciate fuoriuscire tutto ciò che di negativo è in voi....importante che sia silenzioso....allontanatevi se pensate sarà mal-odorante.
Boun.... adesso dormo.... finalmente riuscirò a dormire....

domenica 8 luglio 2007

Yoox aiuta, quasi sempre...

Mi sono appena scattata una foto, ah ah ah ah ah, davanti al ventilatore... oggi è una giornata calda, afosa ma molto particolare.
Non una semplice giornata estiva.
E' la giornata PRE.

Vi narrerò però, di tutt'altro. Cioè di come smorzo le varie tensioni comuni al mio "lavoro" ed al mio essere Allefer.

Un amico sempre fedele, su cui si può fare affidamento è Yoox. Per una
fashion addicted, quale io sono, poter guardare migliaia di vestiti sempre, in qualsiasi momento e, soprattutto, potersi togliere lo sfizio comprandoli a modici prezzi è un piacere fisico, non solo mentale.

Uccidersi sul
tapis roulant: con il mio i-pod al braccio uso violenza nei miei confronti per 45 minuti ad un ritmo da infarto. Mi scordo di pensare. Funziona.

Le pesche: unico frutto che mi fa godere nel mangiarlo.

Leggere
Vanity Fair al sole sul balcone con le tette al vento (non mi vede nessuno, ho un terrazzo imboscatissimo al terzo piano).

Massaggiarmi i piedi con la crema mentre guardo un film. Ecco questo è quello che farò ora....
Oggi ho espletato già ogni forma anti-stress.... mi manca il film.... vado....

venerdì 6 luglio 2007

Datemi una botta in testa.....

....credo che per riuscire a dormire in questi giorni sia l'unica...
Una botta in testa.... si sviene con certezza?!?

giovedì 5 luglio 2007

LupoBilly, basta pisciarmi sulle ruote della macchina

Perchè Lupo sei recidivo nell'errore?!?
Ti devo bastonare?!?
Tutte le volte che entro in garage c'è una puzza di piscio che non si può sentire....
Vogliamo darci un taglio?!?

I feel geisha

Nel mese di marzo 2007, pochi giorni prima di essere affetta da un virus quasi letale gastro-intestinale denominato "ira di Dio", acquistai, su consiglio di una mia collega di studi detta Silvia, "Memorie di una Geisha".

Il libro ha circa 570 pagine. Ho impiegato 3 mesi nel leggerlo, poichè molto intenso, scorrevole ma impengativo, nei termini, spesso giapponesi, e nella storia stessa.

Ho pianto più volte nel leggerlo. Perchè mi immedesimavo, troppo, nella geisha protagonista, perchè constatavo come anche anni ed anni fa (seconda guerra mondiale) la sessualità di una donna fosse così delicata e la sua sensibilità rendesse sempre tutto molto "traumatico".

Credo possa essere uno dei libri più intensi mai letti nella mia lunga-breve vita.

Sayuri-san (la Geisha protagonista) mi ha insegnato qualcosa. Ed io adoro imparare. Vivo per imparare.

La pazienza è un'arte. Perchè senza la pazienza non si ottiene soddisfazione nel lungo periodo. Ed il lungo periodo è ciò che crea serenità. Il breve è sollazzo. Niente di più.

mercoledì 4 luglio 2007

Piscy 2: molestie e acquazzone

Oggi voglio dimenticare.

Ho subito molestie soft al bar a colazione, ho beccato un'acquazzone "boia" dopo solo 4 ore di piscina.

E doveva essere la mia giornata di ferie preferita.

Poi, l'Australian Gold puzza, eccome se puzza.
Troppa delusione oggi, tutta insieme....
Non mi sono neanche abbronzata.

La Vero mi ha pure detto che ho la faccia bianca - non si abbronza - ed il corpo nero.
Ed ha aggiunto che ho le tette da seconda e non più da terza.

Oggi non ha senso essere recidivi nella sfiga.

Mi metterò a letto a guardarmi un film, almeno lungo abbastanza per tramortirmi fino a domani mattina.... che sarà un altro giorno.

martedì 3 luglio 2007

Perchè IO non mi circondo di cose normali?!?



Perchè il MIO cane NERO ha 4 palle?!? Si, 2 scroti?!? Uno mignon e l'altro big?!?

Perchè il MIO cane NERO mi guarda sempre con superiorità considerandomi una merda di padrona?!?

domenica 1 luglio 2007

Il maniaco col manganello

Carissima Amica V**o,
ti piace il gelato?!? Si, e molto.... lo so.... ma lo devi mangiare in gelateria.... non in camporella.
In camporella ci sono le zanzare, i grilli che cantano, l'arietta fresca del fuori città.... ed i maniaci che ti vogliono inculare.

La cosa negativa della serata che il Signore ti ha donato sai qual'è?!? Che sei andata in camporella, sì, hai beccato il maniaco che ha tentato di aprirvi la portiera e pestarvi a sangue...col manganello....

.....e tutto questo....per gustare il gelato sbagliato....quello del K2!



Occhio!!! Flash è tornato fra noi!!!

Dell'esistenza di Flash io non ho mai dubitato, neppure della reale vita di SpiderMan.

Flash è tra noi.

Veloce, silenzioso....vi osserva....soprattutto se state scopando.

Carissima *******a,
mi dispiace ti abbiano rubato la borsetta alla Duna sabato notte, ma se tu prendi per mano "tuo nonno" e ti inoltri, porcella, verso le sdraie più imboscate e gli ombrelloni più lontani della spiaggia... con l'intento, maialina, di fare le cose da grandi.... beh, stai attenda a due cose:
  1. ti sei ricordata di prendere la pillola?!? Si?!? Brava, ma usa il pressy ugualmente... è sempre "un rapporto a rischio";
  2. controlla la borsetta, sempre, tienila con te... anche se in mano hai altro.... tu tieni con l'altra la borsetta.
Ed infatti la borsetta non c'è più.

E' stato Flash visto che non hai sentito nulla, anzi.... non avete sentito nulla....

Danni: 1.000,00€ di roba, fra cellulare, soldi, valore della borsa griffata etc....

E tutto per tenerlo con due mani.... Potevi fare con una no?!? Ascoltami.... viene bene lo stesso.