mercoledì 18 luglio 2007

L'alluce valgo: io ho l'alluce valgo. Sì....

Predico spesso, fra di voi, il potenziale mentale che abbia l'accettare le cose, le situazioni.
Io ho accettato da tempo di avere l'alluce valgo.
Ciò, oltre al dolore, soprattutto nei cambi di stagione, mi provoca sconforto... perchè vorrei avere piedi affusolati da fatina-figa.
E' genetico, o meglio, la matrice famigliare potrebbe essere una causa.
I medici dicono:

L'alluce valgo è una deformità a carico del 1° dito e più precisamente della prima articolazione metatarso-falangea del piede, riscontrabile più frequentemente nella donna che nell'uomo. La causa è soprattutto legata all'uso di calzature troppo strette ed ad una matrice familiare.
L'età più colpita è quella tra i 40 ed i 60 anni, ma negli ultimi tempi si è notato un aumento di questa patologia in pazienti più giovani, intorno ai 30 anni, talvolta perfino in diciottenni. Si accompagna spesso ad altre patologie tra le quali la più frequente è il dito a griffe (più comunemente definito a martello) ed al neuroma di Morton.

Durante e dopo il mio percorso di "uscita dal tunnel" della non-consapevolezza, ho scoperto che molte patologie del corpo umano hanno radici psico-somatiche. Io sostengo queste.
Troppi nostri malesseri sono causati dal vivere quotidiano, da errori che ci auto-infliggiamo nella quotidianità. Per prevenire i malesseri è importante prestare attenzione alle nostre scelte e alle nostre modalità del fare, in quasiasi campo.

Chi invece ha un solo alluce valgo, come già detto, ce l’ha sul piede destro. Questi soggetti hanno dei sovraccarichi di responsabilità a livello razionale. Le motivazioni che adducono durante l’anamnesi riguardano l’inizio di nuovi lavori o il passaggio di grado nell’ambito dello stesso lavoro o, i più giovani, l’inizio di studi particolarmente impegnativi. Le persone con sovraccarichi che riguardano la sfera razionale tendono a non coinvolgere anche la sfera affettiva anzi, proprio nella sfera affettiva, trovano una forma di compensazione e di gratificazione, è come se queste persone fossero capaci, una volta terminato il proprio lavoro, di chiudere una saracinesca a livello cerebrale e dimenticare le loro problematiche, senza perciò coinvolgere affettivamente il resto del loro mondo.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma tu non hai il pollice storto come nel disegno...hai solo un po di nocetta..