Nel mese di marzo 2007, pochi giorni prima di essere affetta da un virus quasi letale gastro-intestinale denominato "ira di Dio", acquistai, su consiglio di una mia collega di studi detta Silvia, "Memorie di una Geisha".
Il libro ha circa 570 pagine. Ho impiegato 3 mesi nel leggerlo, poichè molto intenso, scorrevole ma impengativo, nei termini, spesso giapponesi, e nella storia stessa.
Ho pianto più volte nel leggerlo. Perchè mi immedesimavo, troppo, nella geisha protagonista, perchè constatavo come anche anni ed anni fa (seconda guerra mondiale) la sessualità di una donna fosse così delicata e la sua sensibilità rendesse sempre tutto molto "traumatico".
Credo possa essere uno dei libri più intensi mai letti nella mia lunga-breve vita.
Sayuri-san (la Geisha protagonista) mi ha insegnato qualcosa. Ed io adoro imparare. Vivo per imparare.
La pazienza è un'arte. Perchè senza la pazienza non si ottiene soddisfazione nel lungo periodo. Ed il lungo periodo è ciò che crea serenità. Il breve è sollazzo. Niente di più.
Il libro ha circa 570 pagine. Ho impiegato 3 mesi nel leggerlo, poichè molto intenso, scorrevole ma impengativo, nei termini, spesso giapponesi, e nella storia stessa.
Ho pianto più volte nel leggerlo. Perchè mi immedesimavo, troppo, nella geisha protagonista, perchè constatavo come anche anni ed anni fa (seconda guerra mondiale) la sessualità di una donna fosse così delicata e la sua sensibilità rendesse sempre tutto molto "traumatico".
Credo possa essere uno dei libri più intensi mai letti nella mia lunga-breve vita.
Sayuri-san (la Geisha protagonista) mi ha insegnato qualcosa. Ed io adoro imparare. Vivo per imparare.
La pazienza è un'arte. Perchè senza la pazienza non si ottiene soddisfazione nel lungo periodo. Ed il lungo periodo è ciò che crea serenità. Il breve è sollazzo. Niente di più.
1 commento:
Caspita...pienamente daccordo su tutto.
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